VII Cash Mob: da DiscoBUM con Finardi

"Eugenio devi farlo, mi sa che è l'ultima." Mia moglie mi ha risposto così, serissima, qualche settimana fa, quando le ho detto della segnalazione di DiscoBUM come beneficiario.
Come al solito aveva ragione. Le discherie di Palermo hanno davvero chiuso tutte, e a pensarci viene il magone.
La bellissima Ellepi di via Libertà, la fornitissima (e giallissima) Master dai proprietari indimenticabili, e ancora Track, Diskery, tutte chiuse. E che dire della Boutique della musica del signor Taormina, in via Terrasanta, ne vogliamo parlare?
La discheria è stata quel posto magico in cui abbiamo scelto la colonna sonora della nostra vita. Niente a che vedere con gli spazi dedicati alla musica di Feltrinelli e Mondadori. In discheria il disco che desideravi ascoltare veniva diffuso per tutti, e nascevano apprezzamenti, critiche, commenti. Molto più social della schiera di cuffie dei megastore.
DiscoBUM in via Malaspina, è un negozio storico. Per l'evento mi viene in mente subito Eugenio Finardi, che tra i cantautori storici che hanno scritto le pagine più importanti della musica italiana è forse il più indipendente. Un artista che non ha seguito le mode ma che ha creato un nuovo carattere nella musica.  Lo contatto, è subito entusiasmo da parte sua. "Caro omonimo, sono con te", mi scrive. E così per una volta il megafono del nostro raduno ha amplificato un accento milanese. Venerdì 25 gennaio 2013 i locali di DiscoBUM hanno accolto i numerosi partecipanti al cash mob. Penso non capitava da anni così. Il registratore di cassa suonava contento e Finardi, che non si è risparmiato firmando autografi e concedendo fotografie, ci ha anche regalato un duetto con la cantautrice Lucina Lanzara. Una bella festa per DiscoBUM, e un bel modo per ricordare a tutti che adesso siamo avvertiti: è l'ultima discheria aperta, e se chiuderà sarà solo colpa nostra.

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